Scuola: come fare una relazione di tirocinio in scienze della formazione primaria


In genere, chi è agli sgoccioli dell’abilitazione all’insegnamento deve stilare una relazione di tirocinio che racchiuda un po’ tutta l’esperienza avuta nell’ambito scolastico accogliente.

Circa 50-60 pagine, ssa deve prevedere essenzialmente 4 fasi:

1) Introduzione: qui si può pensare, magari, di descrivere cos’è il tirocinio, come viene organizzato, la sua funzione, le leggi inerenti che ne hanno consentito l’attivazione, chi sono le figure protagoniste ed il loro ruolo, ecc…;

2) Tirocinio indiretto: si suddivide in 2 parti:

  • Descrizione tirocinio indiretto: è necessario descrivere dove si è svolto il tirocinio diretto, chi l’ha svolto, con quali modalità, riflessioni personali sull’esperienza a cui aggiungere anche l’approfondimento di alcune tematiche affrontate durante il tirocinio ( es. autonomia scolastica, la comunicazione docente, POF, la valutazione, la programmazione…);
  • Esperienza laboratoriale: descrivere e riflettere su uno o più laboratori svolti durante il corso universitario, le sue finalità, i suoi contenuti, le modalità con cui è stato svolto con una valutazione personale finale.

3) Tirocinio diretto: anch’esso si suddivide in 2 parti:

  • Descrizione contesto scolastico accogliente: descrivere l’organizzazione della scuola accogliente (aiutatevi, magari, analizzando il POF che vi fornirà la scuola stessa), gli obiettivi e finalità che intende raggiungere, la professionalità docente [come agiscono, i loro metodi (problem solving, ludicità…), come comunicano con gli alunni…], come siete stati accolti, le vostre impressioni….
  • Esperienza di conduzione: qui arriviamo al cuore della relazione dal momento che si inserisce ciò che il tirocinante stesso ha realizzato con i bambini nel corso di un piccolo progetto (UDA). Si può iniziare con che cosa ci ha spinto a scegliere quel determinato argomento, come abbiamo realizzato l’UDA, quali ostacoli abbiamo trovato (ricordate di inserire sempre delle vostre considerazioni personali!), Segue la descrizione delle attività, delle metodologie da voi attuate con i bambini (se per es. avete utilizzato il “cerchio comunicativo”: sistemare i bambini a cerchio, oppure se avete attivato dei giochi…), ricordate di scattare sempre delle foto durante il progetto da inserire nella relazione, sotto ogni foto aggiungete delle didascalie descrittive, scannerizzate anche i lavori dei bambini (devono essere prova del vostro elaborato). Vi consiglio, in seguito, di inserire anche una scheda di valutazione in cui voi stessi riflettete sugli elementi critici e di forza del vostro lavoro (es. sulla distribuzione oraria, sulla gestione dello spazio, organizzazione gruppo classe, materiali, attività, metodi…).

4) Conclusioni: riflessione generale relativa all’esperienza di tutto il percorso universitario, della propria crescita personale, delle intenzioni future…

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