Dopo un po’ che uso il computer, Windows si blocca e il PC si scalda troppo per poi spegnersi e riavviarsi. Ho notato che il problema si presenta soprattutto quando utilizzo programmi piuttosto esosi di risorse. Da cosa dipende e come si può risolvere?
Questa è una domanda frequente e un classico problema causato dal surriscaldamento del processore. Questo componente emana una grande quantità di calore che se non viene dissipata correttamente rischia di far bloccare il computer. Il blocco in sè è un processo di salvaguardia che il PC mette in atto per evitare la fusione del processore.
Il fatto che il problema si verifichi quando stai usando applicazioni particolarmente pesanti ne è la prova. Più il processore è impegnato in attività di calcolo maggiore è il calore sviluppato. Prima di tutto apri il case e controlla la presenza di polvere sulla ventola di dissipazione del processore e sulle bocchette d’aerazione. A causa dell’elettrostatica prodotta dal PC, la polvere viene attratta dai componenti elettronici come le api sul miele. Se non rimossa con regolarità, può creare una spessa coltre che riesce perfino a non far passare l’aria.
Utilizza un aspirapolvere per le zone più ampie. Per arrivare in profondità, puoi sfruttare una bomboletta di aria compressa che si trova in commercio nei più comuni negozi di elettronica. Il dissipatore sopra il processore va poi sganciato dal proprio alloggiamento e pulito con un pennellino. Prima di rimetterlo a contatto con il processore, stendi sopra quest’ultimo un sottile velo di pasta termo conduttiva all’argento.
In questo modo i due componenti aderiranno alla perfezione. È un’operazione piuttosto semplice, ma se non te la senti puoi portare il PC in un centro assistenza. Ti chiederanno solo pochi euro.
Se il problema del surriscaldamento non dipende dalla polvere o dalla ventola del PC, allora potrebbe esserci qualcos’altro alla base. In questi casi conviene rivolgersi ad un centro assistenza per analizzare in dettaglio le componenti del PC prima che sia troppo tardi.