Siete pronti a comprare quel portatile che utilizza un alimentatore tipo C per funzionare? Occhio: ci sono parecchie cose che dovete sapere su questa comunicazione prima d’iniziare. Le porte USB-C sono molto particolari e per i meno esperti possono risultare addirittura problematiche.
Purtroppo è la più pura verità. Anche se i tempi stanno evolvendo, non è detto che stanno veramente diventando più comodi. L’uscita della tecnologia USB-C è particolare: si tratta d’una comunicazione di piccole dimensioni che può comunicare ad alta velocità ed alto voltaggio. Inoltre, lo si può inserire come desideriamo di più, non importa la direzione. Ma la sua combinazione di vantaggi può essere attualmente anche fonte di parecchi guai, e questo riguarda tutti i dispositivi compatibili.
Ecco cosa può accadere con un “brutto caso” di USB-C…
- Non tutte le porte USB-C sono uguali. Ricordate il famoso passaggio dai cavi USB 1.1 a quelli 2.0? Probabilmente molti non se lo ricordano, ma quest’evoluzione ha portato a parecchi problemi per chi non era pronto. Ben inteso, molti cavi USB-C sono basati sulla tecnologia USB 2.0, come tale i trasferimenti dati sono ottimizzati solo per quella velocità. In certi casi la comunicazione dati è completamente assente, poiché alcuni cavi sono specificatamente creati per alimentare un prodotto e non per trasferire dati. Ad esempio un filo USB-C per un alimentatore da Notebook è creato specificatamente per alimentare, non per altro. E’ probabile che permettono comunque una connessione, ma è estremamente lenta.
- La compatibilità cambia continuamente, così come gli accessori integrati. L’USB-C può avere compatibilità integrate con il Thunderbolt 3, una funzione capace di trasferire grosse quantità di dati in poco tempo. Stessa cosa riguarda anche il DisplayPort. Ogni funzione speciale ha le sue utilità, ma anche il cavo dev’essere compatibile. Come se non bastasse, c’è un enorme confusione per quel che riguarda vecchie e nuove versioni di Thunderbolt, MHL e DisplayPort, il quale utilizzavano prima un cavo apposito. Insomma, prima di sfruttarli come dovuto bisogna letteralmente farsi i compiti a casa prima dell’acquisto.
- L’alto voltaggio può significare la morte dell’apparecchio. Abbiamo già detto che l’USB-C può trasmettere dati ad alta velocità ed anche alimentare Notebook. Come tale può comunicare con un voltaggio consistente, fino a 20Volts combinato a 100Watt di potenza totale. Un voltaggio simile può danneggiare o bruciare completamente alcuni dispositivi! Giustamente è anche una questione che riguarda l’alimentazione, ma va tenuto sempre conto che un cavo USB-C sbagliato o fatto male può distruggere il vostro PC o Smartphone. Quei cavetti da un paio d’euro possono costarvi parecchio, specialmente se uniti con un alimentatore che trasmette tutti i 20Volts necessari per una ricarica completa e rapida.
- L’evoluzione non è ancora completa. Ci troviamo ancora in un mondo dove abbiamo dispositivi USB-A (il vecchio standard ancora in uso) 2.0 e 3.1 – il tutto unito dall’USB-C. Se vogliamo usare con comodità i nostri nuovi dispositivi muniti di questa comunicazione, possiamo spesso ritrovarci nella decisione di procurarci qualche adattatore. Peccato che possono essere persi molto facilmente, a meno che non teniamo questi adattatori perennemente attaccati al cavo.
Quali sono quindi i nostri consigli per quel che riguarda l’USB-C? Naturalmente non possiamo dirvi che è meglio rimanere rinchiusi nel vecchio mondo dell’USB 2.0 o 3.1. Questa comunicazione sta venendo integrata un po’ ovunque, e anche se abbiamo generazioni d’apparecchi basati sulla vecchia USB-A, non possiamo evitare per sempre il tipo C.
L’unico ma importantissimo consiglio che possiamo darvi è di prendere cavetti USB-C di marca affidabile o originale, e se dovete spesso trasferire grosse quantità di dati vi consigliamo espressivamente di prendere cavi tipo C con una comunicazione USB 3.1 integrata. A volte questi cavi sono rappresentati dalla dicitura SS (Che sta per Super Speed).