Quanto tempo passiamo sui social

Siamo troppo Social, eppure estremamente soli. Secondo i dati statistici, passiamo, in media, oltre 40 minuti al giorno su Facebook, Messenger e Instagram, senza contare WhatsApp o le stime salirebbero alle stelle.

Un’ora, quell’ora “d’aria”, magari usciti dall’ufficio, che, antecedentemente l’era dei social, dedicavamo a noi, ai nostri affetti, alla nostra famiglia. Oggi pare già molto se ci ricordiamo che ci sia qualcuno seduto davanti a noi. Lo smartphone cela persino le nostre espressioni e noi, nascondendoci dietro lo schermo, ostentiamo una finta sicurezza, che si sgretola alla prima critica di qualcuno che neanche conosciamo. Sono volubili i social. Un giorno piaci, e l’altro meno.

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E l’umore rischia di livellarsi a quest’apprezzamento vuoto, sacrilego. Magari, poi, ci svegliamo con la voglia di postare una foto e non con quella di baciare il marito. I complimenti li postiamo su Facebook, ma ci dimentichiamo un abbraccio al figlio promosso. Il ti amo, più facile scriverlo su WhatsApp che dirlo in faccia. E, allora, nell’era della comunicazione, non comunichiamo più, fingendoci padroni di una vita che non ci appartiene. Apparteniamo all’universo sconfinato di Internet, ai suoi sbalzi d’umore, al finto grado di celebrità che regala a chi vuole, e non a chi merita. Il merito ce lo siamo ingoiati con gli antidepressivi, mentre, fingendo che non ci importi, abbiamo cancellato un commento che non ci piaceva, dimenticando persino un anniversario.

Non ci si può scordare la Password. Guai. Ma i compleanni degli a mici ce li ricorda una notifica su Facebook e le giornate vuote non le riempiamo con passeggiate in riva al mare, ma con camminate sulla Home, dove non tira sempre una bell’aria. Ci dicevano che potevamo essere liberi, sul Web. Ora ci rendiamo conto di esserne schiavi, imprigionati in discorsi che non si ricordano più, una volta spento il cellulare.

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