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Verifica Partita IVA – CODICE IVA NON VALIDO/NON CORRETTO

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In queste ultime settimane, a quanto sembra, sono parecchie le persone che in procinto di effettuare un acquisto da Internet si trovano impossibilitati nel farlo. C’è anche gente che è stata richiamata dal proprio fornitore di servizi e si è sentito dire che la P.IVA (che peraltro era attiva da anni e anni) risulta improvvisamente non più valida?

Come mai?

Il motivo è che, molti sistemi di pagamento internazionali, per verificare la partita IVA di una certa azienda, fanno uso di un tool fornito dall’ Agenzia delle Entrate.

Il tool in questione è questo: http://www1.agenziaentrate.it/servizi/vies/vies.htm?p=&s=IT

Se hai una P.IVA “non valida”, inserendo in questo tool e dando l’invio ti comparirà una schermata con la scritta (in rosso): CODICE IVA NON VALIDO/NON CORRETTO

Cosa fare in questi casi?

Quello che consigliamo di fare è di contattare l’Agenzia delle Entrate (io ho scritto a redazione.internet@agenziaentrate.it) o meglio presentarsi di persona. A molti che hanno già scritto, e anche a me, è stata data questa risposta:

Egregio Signore,

Il servizio “Partite IVA comunitarie” fornisce informazioni limitatamente allo status di “operatore intracomunitario” di una partita IVA italiana ovvero di un altro Stato membro dell’Unione Europea. Questo comporta che vengono considerate valide (CODICE IVA VALIDO) solo le partite IVA che, in base a quanto previsto dalle norme nazionali, sono inserite negli archivi informatici nazionali dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie.

Non si fa pertanto riferimento in senso generico all’esistenza di una partita IVA ai fini nazionali.

Per quanto riguarda l’Italia vale quanto riportato nel sito dell’Agenzia

“Home – Cosa devi fare – Richiedere – Partita Iva – Controllo partite Iva intracomunitarie – Scheda informativa”:

: “Le modalità di diniego o revoca dell’autorizzazione nonché i criteri e le modalità di inclusione delle partite IVA nell’archivio sono regolati dai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia del 29 dicembre 2010, n. 2010/188376  e n. 2010/188381, emanati anche nel rispetto dei principi e delle disposizioni contenuti nel Regolamento (Ue) N. 904/2010”.

Da un punto di vista tecnico, in Italia queste nuove regole sono state applicate a partire dal 24 febbraio 2011 e, di conseguenza, a partire da tale data le posizioni ai fini comunitari di alcune partite IVA sono state riviste: alcune non risultano più inserite nell’archivio dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie mentre per altre è stata modificata la data di fine validità sempre ai fini comunitari.

Cordiali saluti

Redazione Internet

In realtà leggendo altri forum sembrerebbe che il problema non sia solo dovuto al fatto della nuova legge… ma che ci sia qualche problema/bug nel database dell’Agenzia delle Entrate e che a quanto pare si siano persi dei pezzi. Conviene quindi segnalare la cosa all’agenzia delle Entrate e far aggiornare i dati.

In bocca al lupo a tutti e se potete, scrivete la vostra esperienza di seguito nei commenti!

grazie!


10 commenti

  1. Just wanna remark on couple of general issues, The web site style is perfect, the subject matter is rattling excellent gcbaedgdgbck

  2. Salve, anche io ho avuto lo stesso problema, navigando nel web tutta la mattina, ho trovato questa pagina del Ministero delle Finanze per verificare le P. IVA che non compaiono nel VIES:
    https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do

    spero torni utile e consiglierei di passare il link a quei fornitori o clienti che vi hanno detto che la vostra P. IVA non risulta. Un altro consiglio è di inserire il link accanto o sotto alla vostra P. IVA dichiarata nel sito web (ricordando che per le aziende che hanno un sito, è obbligatorio dichiararla in Home), così chi naviga il vostro sito e intende verificare ha lo strumento a portata di mano.

    Nel mio sito ho scritto così: “Clicca per accedere al servizio dell’Agenzia delle Entrate per la verifca delle P. IVA”

    linkando tutta la frase all’indirizzo sopra indicato.

    Buona giornata a tutti.

  3. Analogo problema: l’Agenzia delle Entrate mi ha spiegato che l’errore è da imputare a difformità del codice attività che nel frattempo è stato modificato.
    Spero che la notizia torni utile.

  4. ragazzi provo a raccontarvi la mia, a parte che credo di aver scelto il miglior commercialista della mia zona, sa solo rispondermi dobbiamo evere pazienza ed aspettare che funzionera’!!! comunque… sono circa 2 mesi che ho aperto una partita iva intracomunitarie, ho fatto già acquisti all’estero, ed ora mi chiamano i fornitori che la partita iva non esiste!!!!!!!! loro devono registrare la fattura, voglio che gli pago l’iva, i uno di loro vuole anche denunciarmi!!!!! la risposta del commercialista… fatti denciare che poi li denunciamo noi!!!!! uuuuuuuuuuuuuuu!!!!

  5. io sono agente di una ditta austriaca, vendo macchinari per lavorazione legno.
    La regola è europea, ma in Austria, se fai domanda, in due giorni sei autorizzato, da noi ci vogliono 30 giorni per il silenzio/assenso, ma in genere passano anche 2/3 mesi prima che tu venga inserito nel database!!!!!!!!!

  6. E quindi dove posso verificare la correttezza delle partite iva nazionali? c’è un database che mi fornisca questo servizio?

  7. io devo solo mandare in assistenza all’estero un lettore di codici a barre: valore 38 euro e per farlo dovrei essere autorizzato per Operazioni Intracomunitarie?? che baggianata!

  8. Uguale, siamo nella stessa barca, non basta la crisi… certe volte penso che lo fanno apposta vogliono fare fallire l’ITALIA!!!

  9. Stessa identica situazione: regolare partita Iva e regolare attività professionale da due anni, ma nel DB non compare ed un fornitore mi ha fatto notare proprio oggi questo disguido!

  10. Io mi trovo esattamente in questa situazione con la mia azienda. La normativa e’ sempre in aggiornamento e benche’ noi facciamo operazioni intracomunitarie da diversi anni siamo stati esclusi dal DB e proprio oggi un fornitore ce lo ha comunicato.

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