Solo poco tempo fa, Adele rimproverava un fan, reo di averla ripresa continuamente durante un concerto. Il vizio di utilizzare l’iPhone nelle situazioni lesive della privacy pare ormai difetto comune. Da chi riprende spezzoni di film, a chi indiscriminatamente va in diretta, incurante di bambini e persone che vorrebbero venisse rispettata la loro privacy.
Insomma, l’uso del cellulare e la pubblicazione dei contenuti sono divenuti indiscriminati e rischiano di rovinare all’utente e al pubblico tutto eventi importanti. Per tale ragione, l’iPhone potrebbe correre ai ripari in tal senso. Come? Bloccando la fotocamera nei casi di contesti considerati “sensibili” in cui le riprese potrebbero ledere la privacy. Molti artisti, infatti, non amano che i filmati amatoriali, ripresi ai concerti con gli Smartphones, finiscano in rete. Torneremo ad apprezzare con i propri occhi un concerto? Speriamo. Magari si tornerà a scattare foto con una digitale, lasciando Facebook in stand-by. il brevetto appare datato 2011, ma sarà operativo solo prossimamente, visto che le condizioni e le esigenze lo richiedono.
Ma come sarà possibile per il Melafonino riconoscere le situazioni “a rischio”? Un segnale a infrarossi disabiliterà foto e video, riconoscendo determinati contesti. Purtroppo, il rischio che ci sia una modalità per “hackerare” il tutto sembra altissimo, ma tentare di arginare l’uso smodato del cellulare, spesso anche inappropriato, appare davvero di utilità impellente.
Il bisogno smodato di far vedere agli amici di Facebook di essere ad un concerto importante ha sostituito la voglia di chiudere gli occhi ed ascoltare la voce del proprio idolo e questa spersonalizzazione dell’individuo pare tanto horror quanto la dipingeva Stephen King nel romanzo Cell del 2006, davvero divinatorio per certi versi ed infatti riattualizzato in un film che a breve uscirà nelle sale. Non riprendetelo, mi raccomando!